Le tanto odiate allergie non sono altro che il frutto di una reazione del nostro organismo nei confronti di particolari sostanze o elementi presenti nell’ambiente, con cui inevitabilmente entriamo in contatto.
Le allergie sono piuttosto diffuse e comuni, basti pensare che solamente in Italia il 20% della popolazione soffre di una qualche forma allergica: circa una persona su quattro!
Vista l’importanza del fenomeno, cerchiamo di comprendere meglio cosa sono e cosa caratterizza le allergie.
Quali sono i fattori che fanno emergere un’allergia?
Le cause di un’allergia sono piuttosto semplici e comuni. Come abbiamo precedentemente anticipato, le allergie sono delle reazioni al contatto con delle particolari sostanze o elementi presenti nell’ambiente. Questi fattori scatenanti prendono comunemente il nome di “allergeni”, i più comuni sono:
- pollini derivanti da piante erbacee o alberi
- acari presenti nella polvere
- animali (peli, saliva, urina o saliva)
- alimenti (noci, frutta, latte, crostacei etc..)
- sostanze trasmesse dalla puntura o morso di insetti
- lattice
- prodotti chimici presenti in alcuni solventi
Questi sono i più comuni allergeni che causano le più tipiche reazioni allergiche. Si tratta di elementi piuttosto comuni che per la maggior parte delle persone sono totalmente innocui. Nei soggetti allergici invece, questi fattori generano una risposta del sistema immunitario che dà vita alla reazione allergica vera e propria .
La manifestazione di un’allergia è legata spesso ad un determinato patrimonio genetico, non è un caso che in una stessa famiglia più persone possono presentare la stessa allergia; in altri casi le allergie sono collegate ad altre patologie cliniche quali asma o eczema.
Come si manifesta un’allergia?
Le reazioni allergiche si manifestano in maniera piuttosto rapida ed evidente, generalmente nel giro di pochi minuti dall’esposizione all’allergene. È possibile individuare subito alcuni dei sintomi più comuni:
- starnuti continui e frequente prurito al naso con naso chiuso e che cola (renite allergica)
- arrossamento degli occhi, con conseguente lacrimazione e prurito (congiuntivite)
- affaticamento respiratorio, spesso dovuto alle allergie ai pollini
- irritazioni cutanee e relativo prurito persistente
- dolori addominali, nausea e diarrea
- arrossamento cutaneo con pelle screpolata e secca
Ovviamente i sintomi si manifestano in maniera differente di persona in persona, in base anche alla modalità in cui si è entrati a contatto con l’allergene. Spesso possono manifestarsi più sintomi contemporaneamente, per questo motivo è bene non sottovalutare le allergie e procedere quanto prima ad una diagnosi.
Come vengono diagnosticate le allergie?
Come abbiamo visto, i sintomi di una reazione allergica sono abbastanza eloquenti e se si sospetta di avere una qualche forma allergia è bene procedere immediatamente ad un’opportuna diagnosi. Il proprio medico di famiglia è sicuramente il primo riferimento a cui rivolgersi, nei casi più complessi è però opportuno rivolgersi a degli specialisti allergologi ed effettuare alcuni test allergici per ottenere una diagnosi corretta e dettagliata. Tra i test più efficaci troviamo:
- prick test cutaneo: sull’avambraccio del paziente vengono rilasciate alcune gocce di probabili allergeni, la pelle viene poi delicatamente scalfita con un ago e qualora si manifestasse gonfiore nel giro di 15 minuti, vorrà dire che si è allergici a quella determinata sostanza
- analisi del sangue: fondamentali per l’individuazione anche di altre patologie, l’esame del sangue è utile ad individuare l’eventuale presenza di anticorpi sviluppati dal sistema immunitario per capire a quale sostanza si è allergici
- dieta di eliminazione: se si sospetta l’allergia verso un determinato alimento, si procede con l’eliminazione totale dalla propria dieta di quest’ultimo per poter verificare se la reazione allergica continua a manifestarsi o meno
- test di provocazione: è lo strumento di diagnosi più efficace. Consiste nella somministrazione diretta del probabile allergene a dosi crescenti, fino ad osservare in maniera evidente la manifestazione allergica. L’esecuzione di questo test richiede però la supervisione costante all’interno di un ambiente controllato, nel caso dovessero manifestarsi delle criticità in reazione agli allergeni.