Uno strappo muscolare comporta la rottura delle fibre che vanno a costituire un muscolo e, quando questo si verifica, il dolore percepito è piuttosto forte, un dolore ai muscoli da non confondere con i DOMS (DELAYED ONSET MUSCLE SORENESS).
Sebbene tutti i muscoli del nostro corpo possono essere soggetti a degli strappi, ve ne sono alcuni particolarmente esposti: muscoli della fascia lombare, della coscia (flessori, adduttori, quadricipite e bicipite femorale) e i muscoli delle gambe (polpaccio e tricipite surale).
Come si verifica uno strappo muscolare?
Uno strappo muscolare si verifica in seguito ad un’eccessiva sollecitazione del muscolo (contrazioni violente e scatti improvvisi), per questa ragione è un fenomeno che interessa maggiormente gli sportivi. Vi sono poi altre condizioni che possono favorire il verificarsi di uno strappo muscolare: muscolo freddo, scarso livello di allenamento, movimenti incontrollati, squilibri posturali, condizioni ambientali avverse etc.
Riconoscere uno strappo muscolare è piuttosto semplice, i sintomi più comuni sono:
- Dolore acuto e improvviso, in base all’entità del danno.
- Invalidità motoria totale del muscolo interessato.
- Muscolatura rigida e contratta.
- Edema.
- Gonfiore significativo.
- Ematoma.
Quando si verifica uno strappo muscolare è opportuno verificare adeguatamente l’entità della rottura per escludere conseguenze ben peggiori quali fratture e distorsioni. A tal fine infatti, esistono tre differenti livelli di stima della gravità del danno:
- I grado:lo strappo interessa il 5% delle fibre muscolari, per tale ragione viene avvertito come un fastidio durante la contrazione e l’allungamento del muscolo. La conseguenze in questo caso si limitano ad una perdita di forza e limitazione del movimento;
- II grado: lo strappo interessa oltre il 5% delle fibre muscolari e viene avvertito come un dolore molto acuto ma che, in alcuni consente, la continuazione dell’attività motoria;
- III grado: lo strappo interessa il 75% della struttura muscolare, provocando l’impotenza muscolare completa e un dolore tale da non potere minimamente sollecitare il muscolo interessato.
Sei indeciso se dolore che senti è uno strappo muscolare o può essere dovuto ad un DOMS? Leggi il nostro articoli sui rimedi per i dolori DOMS.
Cure e rimedi
Una valutata l’entità del danno causato dallo strappo muscolare è opportuno procedere ad una cura quanto più tempestiva possibile.
Quando si tratta di lesioni muscolari, il primo rimedio da adottare è il protocollo R.I.C.E (Rest = riposo, Ice = ghiaccio, Compression = compressione; Elevation = elevazione):
- Riposo: lasciare il muscolo in totale riposo per almeno 1-2 settimane in caso di forme lievi, 15-30 giorni per i danni di II grado e addirittia più tempo per quelli di III. È quindi assolutamente sconsigliato praticare sia lo sport che qualunque altra attività motoria riguardante la zona soggetta a strappo;
- Ghiaccio: applicare del ghiaccio spray o naturale sul distretto interessato, attraverso impacchi isolati (sacchetto plastico) e racchiusi in un panno di lana asciutto.
- Compressione: comprimere il muscolo strappato sia durante durante l’applicazione dell’impacco ma anche attraverso delle fasciature;
- Elevazione: cercare di elevare il muscolo strappato al di sopra del livello del cuore, per facilitare il ritorno venoso e ridurre l’edema.
A seconda dell’entità, l’assunzione di farmaci antinfiammatori e miorilassanti potranno essere un buon supporto durante la guarigione.
È utile poi assumere alimenti e integratori che forniscano un buon apporto di Omega 3, antiossidanti, vitamine e minerali; elementi che possono sicuramente aiutare e rafforzare la struttura lesionata.